Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è il documento che ha lo scopo di certificare la conformità di un fabbricato alle norme antincendio. Quando è obbligatorio?
Il certificato di prevenzione incendi (CPI) è uno degli aspetti più importanti della progettazione antincendio per un’azienda. Viene rilasciato dal Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e serve ad attestare che l’edificio sia del tutto conforme alle norme antincendio.
Il fabbricato deve rispettare le norme edilizie per la prevenzione degli incendi e i suoi locali devono avere i requisiti di sicurezza necessari a proteggere cose e persone.
Ha una validità di 5 anni, al termine dei quali si deve procedere al rinnovo.
Il CPI non è obbligatorio per legge per tutti gli edifici, ma solo per quelli che rientrano nell’elenco contenuto nell’Allegato 1 nel D.PR. n. 151 del 1 agosto 2011. Nel testo si trovano le attività considerate a maggior rischio in caso d’incendio, quindi soggette ai controlli di prevenzione, comunemente denominate “Attività soggette” a CPI.
Queste vengono suddivise in 3 gruppi a seconda del tipo, della grandezza e del settore di attività:
- CATEGORIA A: a basso rischio e standardizzata, in cui rientrano ad esempio le scuole di ogni ordine e grado fino a 150 persone, aziende e uffici fino a 500 persone. Per questi edifici non è obbligatorio chiedere la valutazione del progetto ai Vigili del Fuoco, che potranno effetuare sopralluoghi a campione. In seguito ad un eventuale sopralluogo, il titolare dell’attività può richiedere il rilascio del verbale di visita tecnica.
- CATEGORIA B: a medio rischio; vi rientrano strutture come asili nido, officine, laboratori con saldatura e taglio dei metalli in cui vengono usati gas infiammabili o comburenti. In questi casi è obbligatorio chiedere la valutazione del progetto. I sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco sono sempre effettuati a campione, esattamente come per la categoria A.
- CATEGORIA C: ad alto rischio. Si tratta di attività con alto livello di complessità, di stabilimenti ed impianti dove si producono e impiegano gas infiammabili e/o comburenti. Per gli edifici che rientrano in questo gruppo sono obbligatori sia la valutazione del progetto sia i sopralluoghi da parte dei Vigili. Al termine dei sopralluoghi viene rilasciato il certificato di prevenzione incendi.
Clicca qui per consultare l’elenco completo delle 80 attività soggette ai controlli dei Vigili del Fuoco.
A partire dal 2017 è stata aggiornata la normativa antincendio con l’entrata in vigore del Decreto del Ministero dell’Interno 21/02/2017, che vede l’estensione dell’obbligo di richiedere il CPI anche ad alcuni edifici che prima non erano tenuti a possedere la certificazione.
Il Decreto infatti ha modificato alcuni requisiti per l’obbligo di certificazione, andando ad inglobare nella categoria C anche i condomini che presentano le seguenti caratteristiche:
- impianti per la produzione di calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso con potenza superiore a 116 kW (come alcune centrali termiche e/o caldaie, generatori di calore condominiali a servizio di impianti di riscaldamento centralizzato)
- autorimesse con una superficie complessiva coperta superiore a 300 mq
- altezza antincendio superiore a 24 m.
In presenza di uno o più di questi elementi, è compito dell’amministratore curare la prevenzione antincendio, avviare la pratica per richiedere il CPI e domandarne il rinnovo prima della scadenza. Rientra nel suo ruolo anche accertarsi che venga effettuata regolarmente la manutenzione ordinaria e straordinaria di estintori, sensori di rilevamento del fumo e degli impianti antincendio presenti in condominio.
Oltre a questo, l’amministratore è tenuto a mantenere aggiornato il registro dei controlli ed informare il personale che lavora all’interno dell’edificio affinché rispetti le norme antincendio.
FederTerziario Firenze e Pisa eroga formazione ed assistenza alle aziende in ambito di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sostenendo le attività nell’organizzare un servizio di prevenzione e protezione adeguato in base alle normative vigenti.
Nello specifico, oltre ai vari servizi che siamo in grado di offrire, possiamo esserti utili occupandoci di tutti gli adempimenti documentali in materia di sicurezza, compreso il CPI.
Buona sera, il mio condominio consta di 12 villini, 6 posseggono una galleria dove sono ubicati i box con gli estintori,
Gli altri 6 non utilizzano la galleria in quanto si trovano distanziati, di fronte, e hanno box individuali.
Il costo di stipula del CPI
Deve essere diviso fra tutti i condomini o solo fra quelli
6 che utilizzano la galleria?
Il bombolone del gas è in un’area localizzata a distanza.
Sarei grata per una risposta solerte per necessità. Grazie