Il tirocinio extracurriculare è un periodo di formazione presso un’azienda utile per acquisire competenze specifiche. Ecco in cosa consiste e a chi è destinato.
Il tirocinio extracurriculare, detto anche stage, è indirizzato ai giovani che hanno da poco concluso gli studi ed ha lo scopo di inserirli in modo più agevole nel mondo del lavoro. Viene effettuato nel momento di transizione tra università e lavoro e la sua importanza è dimostrata dai numerosi casi di successo che hanno condotto all’occupabilità molti giovani.
Solo confrontandosi direttamente col mondo del lavoro i ragazzi riescono ad trovare un’applicazione a ciò che hanno studiato in teoria e ad ampliare le proprie conoscenze in modo pratico. Il tirocinio costituisce dunque un’importante esperienza pratico-professionale all’interno di una realtà lavorativa che arricchisce e qualifica il curriculum personale.
Nel corso degli anni i tirocini hanno subito modifiche e sono stati oggetto di varie normative con l’obiettivo di migliorare i percorsi destinati a giovani e aziende.
Il tirocinio extracurriculare è attualmente regolamentato dall’Accordo Stato-Regioni del 25/05/2017.
Scarica qui l’Accordo Stato-Regioni 2017 sulle linee guida dei tirocini formativi e di orientamento.
Il tirocinio si configura come un rapporto fra tre soggetti: l’ente promotore, il tirocinante e l’azienda ospitante. Ciascuna di queste perti deve sottoscrivere il contratto di stage affinché abbia validità e possa essere attivato.
L’Ente Promotore.
L’ente promotore di stage è la figura di riferimento per azienda e tirocinante ed ha il compito di monitorare il processo del tirocinio, garantendone il buon funzionamento. I sui compiti principali sono:
- designare un tutor che assista tirocinante e azienda
- assicurarsi che l’azienda scelga un tutor con funzione formativa, che affianchi lo stagista
- stipulare con l’azienda una convenzione in cui siano indicati obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio, dati legali relativi ai soggetti, nominativi dei tutor designati e gli aspetti normativi che regolano il contratto
- redigere un progetto formativo relativo al percorso del tirocinante
- assicurare al tirocinante la copertura assicurativa.
L’ente promotore non può essere scelto a caso, perché deve essere accreditato presso il Ministero del Lavoro e possedere un’autorizzazione ad attivare tirocini nella Regione di riferimento dell’azienda.
Di solito i tirocini curriculari hanno come ente promotore un’istituzione scolastica, un’università, il Provveditorato o un ente di formazione accreditato dalla Regione di riferimento.
Per i tirocini extracurriculari invece l’ente promotore può essere un’Agenzia per il Lavoro accreditata Ministero del Lavoro, che operi a livello regionale o nazionale.
Il tirocinante.
I tirocinanti sono i destinatari degli stage che, come abbiamo detto, nascono proprio per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
Per attivare un tirocinio extracurriculare l’aspirante tirocinante deve essersi laureato da non più di un anno; in alcune regioni la possibilità di fare uno stage si estende anche al master o ai dottorati di ricerca.
Il tirocinio può durare da 2 a 6 mesi, proroghe comprese.
Allo stagista non spettano ferie e permessi, giorni di malattia retribuiti; in caso di assenza non è obbligato a presentare certificato medico, ma solo ad avvisare il relativo tutor. Ha diritto alla sospensione del tirocinio nei casi di maternità, malattia e infortunio di durata pari o superiore a 30 giorni solari e nei casi di chiusura aziendale per un periodo di almeno 15 giorni.
Rientrano tra i diritti del tirocinante l’obbligo di dettagliare le attività del progetto formativo che devono essere svolte, la ricezione di una indennità che va dai 300 ai 600 euro e il divieto di superare le 40 ore settimanali di lavoro. Lo stage non può prevedere turni di notte né ore di lavoro nei giorni festivi o la domenica.
L’azienda ospitante.
All’azienda spetta l’obbligo di corrispondere un’indennità al tirocinante e un attestato al termine delle attività, che indichi le competenze acquisite e le mansioni svolte. Una delle restrizioni da osservare è il divieto di attivare uno stage con un soggetto col quale ha avuto un rapporto di lavoro o di collaborazione precedente.
L’azienda che attiva un tirocinio extracurriculare ha un vantaggio importante: la possibilità di intraprendere un percorso formativo col tirocinante, al fine di valutarne le potenzialità, e formare in base alle proprie esigenze le caratteristiche professionali di un futuro potenziale collaboratore.
Tutto questo avvalendosi della forza lavoro del tirocinante con una retribuzione davvero bassa.
Per attivare un tirocinio extracurriculare in favore di laureati l’azienda deve effettuare una comunicazione telematica UNILAV almeno 24 ore prima dell’inizio dello stage.