Trasformazione tecnologica e digitale delle imprese: arriva il credito d’imposta 4.0

Aziende sempre più digitali con il credito d’imposta per la formazione. Ecco quali sono le spese ammissibili e le modalità di accesso.

In una società sempre più digitale e connessa, per le aziende diventa fondamentale rimanere al passo con i tempi.

Per questo motivo il Governo ha recentemente approvato una nuova misura che ha l’obiettivo di sostenere le imprese nel processo di digitalizzazione e trasformazione tecnologica, creando o consolidando le competenze digitali del personale.

L’agevolazione promossa consiste in un credito d’imposta riconosciuto nella misura del:

30% delle spese ammissibili per le grandi imprese, con un limite massimo annuale di 250 mila euro;
50% delle spese ammissibili per le medie imprese, nel limite massimo annuale di 250 mila euro;
70% delle spese ammissibili, nel limite massimo annuale di 300 mila euro, per le piccole imprese.

Ma quali sono le spese che permettono di usufruire di questo incentivo? E quali le modalità per accedere? Vediamolo insieme.

Formazione per la digitalizzazione: requisiti, spese e attività ammissibili

Secondo quanto riportato dal Ministero delle Imprese, possono richiedere la fruizione del beneficio tutte le imprese italiane, comprese le organizzazioni stabili di proprietà di soggetti non residenti, indipendentemente da natura giuridica, settore economico, dimensione, regime contabile e sistema di determinazione del reddito.

Le attività formative dovranno riguardare vendite e marketing, informatica, tecniche e tecnologia di produzione.

Nello specifico, la misura è stata pensata per sostenere la formazione relativa a tematiche particolarmente attuali, come ad esempio big data e analisi dei dati, cyber security, sistemi di realtà virtuale e realtà aumentata, robotica avanzata, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali.

Rientrano nelle spese ammissibili quelle relative ai formatori per le ore di formazione, quelle direttamente connesse al progetto (spese di viaggio, materiali e forniture, strumenti ed eventuali attrezzature), così come i costi dei servizi di consulenza legati al progetto, le spese di personale relative ai partecipanti e le spese generali (amministrative, locazione) per le ore in cui i partecipanti hanno seguito la formazione.

Non sono invece ammesse le spese di alloggio, eccezion fatta per quelle necessarie per i partecipanti che sono lavoratori con disabilità.

Come si accede al credito?

Il credito d’imposta va indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui sono state sostenute le spese e in quelle dei periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.

Il credito può essere utilizzato esclusivamente in compensazione e a decorrere dal periodo successivo a quello di sostenimento delle spese ammissibili, presentando il modello F24 attraverso i servizi digitali di Agenzia delle Entrate.

È importante tenere presente che, ai fini dell’ammissibilità al credito, le spese effettivamente sostenute devono essere attestate da apposita certificazione rilasciata dal soggetto incaricato della revisione dei conti.

Inoltre, le imprese beneficiarie dell’agevolazione e quindi del credito, dovranno redigere e conservare:

una relazione che indichi i contenuti delle attività di formazione e le relative modalità organizzative;
tutta la documentazione contabile e amministrativa, grazie alla quale poter dimostrare la giusta applicazione del beneficio;
i registri nominativi di svolgimento delle attività formative, sottoscritti dai partecipanti e dal soggetto formatore.

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01 Feb 2023